Rossi trema ma non molla: "Corro ancora almeno due anni"

La nuova Ducati 1000 (in realtà una moto laboratorio, per ora) non sembra andare molto meglio della vecchia Desmosedici, e molto problemi strutturali della Ducati sembrano ancora tutti sul tavolo dopo il test di fine stagione a Valencia. Tuttavia Valentino Rossi non molla, e sgombra le nubi sul suo futuro su cui si è vociferato tanto, persino troppo, soprattutto dopo la tragedia di Sepang.

AVANTI OLTRE IL 2012 - Rossi non molla, e proprio a Valencia ha confermato le indiscrezioni che aveva lasciato trapelare il patron della Dorna Carmelo Ezpeleta, che si era detto sicuro che il Dottore non lascerà alla fine del 2012 anche se la seconda stagione con la Ducati dovesse andare male come la prima. "Beh, è sicuro - ha ribattuto Rossi - io non ho alcuna intenzione di smettere. Voglio andare avanti qualche anno anche dopo il 2012, ha ragione Carmelo".

PRESENTE - Ma del futuro di Rossi dopo il 2012, in Ducati o meno, ci sarà modo di parlare alla fine del prossimo Mondiale. Intanto c'è da lavorare sui dati raccolti a Valencia con la moto-laboratorio per trasferire poi le soluzioni positive sulla nuova moto 2012. "I progettisti ci pressavano perchè hanno bisogno di una gran mole di dati su cui lavorare - ha detto Filippo Preziosi -, ora quei dati li hanno. Sappiamo perfettamente di abvere davanti a noi tre mesi di lavoro durissimo, ed in questa fase non era molto importante il tempo ottenuto in pista. Non avevamo novità in grado di farci andare forte, solo la necessità di testare alcune cose. Il telaio nuovo in alluminio ci mette in condizione di percorrere diverse strade, ed è ciò che faremo".



PRESSING VALENTINO - Rossi si fida totalmente di Preziosi e degli uomini Ducati, ma è anche inevitabile che ora la sua impazianza cominci ad apparire malcelata. "Siamo in una fase cruciale - ha detto Vale - è evidente. Qui a Valencia non ci aspettavamo nulla di incredibile ma dobbiamo assolutamente capire cosa non ci permette di essere al livello di Stoner e Pedrosa. Dobbiamo assolutamente migliorare l'ingresso in curva e guadagnare un po' di grip in uscita, dove la moto si muove molto. Ci serve maggiore stabilità. Ma tempo per lavorare su tutto ciò ne abbiamo, le Honda fanno paura ma io ci credo".
da http://sport.virgilio.it